attività:
simulazione di un atterraggio in una piazza
scopo:
imparare a muoversi in un edificio sacro cristiano...da poter sfruttare in una gita, anche estiva, anche con famiglia ed amici
ingredienti:
figurine
forbici
colla
3 fogli di quaderno (intestati: nome, cognome, classe, n. in appello)
essere sul pezzo
scontro di neuroni
una certa dose di interventi
SCHEDA (per chi l'avesse smarrita o fosse stato assente)
dicasi: Gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo o di altri organi della pubblica amministrazione.
per capirci qualcosa vi consiglio un piacevole film romantico e politico insieme.
Sono tante le sfaccettature per cui lo apprezzo.
Rende più facile capire il sistema americano, La vita presidenziale. La Casa Bianca. L'enturage del presidente e la squadra del politico. I rivali. I discorsi. I voti. Gli accordi. Le lobby, appunto.
Cari ragazzi di terza,
sono arrivate le ultime lezioni insieme,
dopo 3 anni,
non ci sarà più un'occasione di scoperta e confronto tutti insieme
...se avrete bisogno potrete sempre cercarmi, per consigli personali, per questioni di fede o per un confronto su qualcosa...
ma non saremo più Trivulzio e 3A/3B/3C/3D/3F/3G
sento però il bisogno di lasciarvi questo messaggio
(che possiate sempre ritrovarlo qui)
IL CIRCO DELLA FARFALLA*
*Quest'anno, per molti di noi, la farfalla ha un peso particolare ;) :)
non ci sono video che ascolto e che non vi metterei
-----------------------------------------------
P.S. A PROPOSITO DI COSE FORTI C'E' ANCHE QUESTA
nella versione originale è possibile vedere la fatica nel parlare
-------------------------------------------
PIU' GRANDE E' LA LOTTA
E PIU' GRANDE E' IL TRIONFO
chi trova il video con la sua giornata e come lui riesce a fare le cose normali (lavarsi i denti, vestirsi,...) o altro che vi piace, condividetela qui sotto, per favore, grazie
In un mondo di mezze misure, di relativismo, di politically correct,
sentire qualcuno che chiama le cose col proprio nome provoca sorpresa. Se poi a
farlo è il Papa, questo Papa, allora l’effetto è dirompente. Ancor più quando
ad essere chiamati in causa sono i grandi della Terra, i potenti, le lobby.
Eppure il Santo Padre non parla in generale, non spara nel mucchio: richiama
ciascuno di noi alle proprie singole e personali responsabilità, singole
umanità facenti parte di un tutto che è il Creato, in costante osmosi con la
nostra madre Terra. L’umanità e la Natura non sono disgiunte, se si ammala
l’una ne soffre l’altra, unite in un unico destino.
Francesco dunque parla senza “nascondere” i concetti, perché in
ballo c’è la Vita stessa dell’umanità. Parole che suonano come veri e
propri schiaffi, utili per uscire dall’intorpidimento in cui siamo caduti, da
quella spensierata irresponsabilità che altro scopo non ha se non quello,
effimero, di mantenere i nostri stili di vita.
Primo schiaffo: la politica è sottomessa
alla finanza. Il concetto è
chiarissimo: se la natura dell’uomo politico è quella di fare l’interesse
generale, quella del finanziere è di accumulare profitti. Quando la prima si
mette al servizio della seconda le scelte globali rischiano di essere fatte per
privilegiare i pochi a danno dei molti. Lo sfruttamento improprio e invasivo
delle risorse del pianeta, soprattutto nelle zone più povere del mondo, ne è la
rappresentazione plastica. Non pensare alle conseguenze globali di un
atteggiamento simile è incosciente e suicida. Secondo schiaffo: non ci sono due crisi separate,
una ambientale e l’altra sociale.
Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un’analisi del
funzionamento della società e delle sua economia. L’ipocrisia con i quali i
governi si accorgono delle emergenze umanitarie dopo averle provocate, non solo
direttamente con le azioni di guerra ma anche indirettamente con il controllo
di approvvigionamenti idrici e alimentari, senza alcun interesse per una
ridistribuzione equa delle risorse, è diventato intollerabile. Se non si parte
da questo assunto non si capisce la realtà, ad esempio l’intima relazione tra i
poveri e la fragilità del pianeta, né l’aumento dei migranti invisibili, quelli
che si riversano nei Paesi ricchi fuggendo dalla miseria aggravata da degrado;
e che peraltro non vengono neanche riconosciuti dalle convenzioni
internazionali. Terzo schiaffo: i cristiani non possono
girarsi dall’altra parte. La
negazione del problema, l’indifferenza con la quale si guarda all’equilibrio
del pianeta, la rassegnazione comoda piuttosto che la fiducia cieca nelle
soluzioni tecniche sono tutte modalità per evitare di impegnarsi in prima
persona. Quarto schiaffo: le finte soluzioni. Cercare di risolvere il problema della fame nel mondo, e il
collegato dramma della mancanza di acqua, con il controllo della natalità è un
approccio volutamente sbagliato. Si cerca così di mettere l’obiettivo sugli
effetti senza voler affrontare le cause, in quanto farlo comporterebbe la
riallocazione globale delle risorse, ora in mano a pochi. Quinto schiaffo: il business immondo
sull’acqua. Il Pontefice afferma
a chiare lettere che “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano
essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle
persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.
Privare i poveri dell’accesso all’acqua significa negare “il diritto alla vita
radicato nella loro inalienabile dignità”. Peraltro sul tema il Pontefice
lancia un allarme: la gestione dell’acqua sarà una delle principali fonti di
conflitti di questo secolo. Sesto schiaffo: il delirio di onnipotenza. L’uomo, con la propria opera nel mondo, ha creato enormi
problemi di equilibrio ambientale. Per riparare i danni fatti, cerca soluzioni
scientifiche che ne creano altri. E così via, in una continua rincorsa al fine
di ri-creare un mondo a proprio uso e consumo. Un’impostazione che è uno
schiaffo al Creato, e un’illusoria strada da seguire. Settimo schiaffo: la logica dell’”usa e
getta”. Si giustifica ogni tipo
di scarto, ambientale o umano che sia, che tratta l’altro e la natura come
semplice oggetto e conduce a una miriade di forme di dominio. È una posizione
che porta a sfruttare i bambini, ad abbandonare gli anziani, a ridurre altri in
schiavitù, a sopravvalutare la capacità del mercato di autoregolarsi, a
praticare la tratta di esseri umani, il commercio di pelli di animali in via di
estinzione e di “diamanti insanguinati”. Ottavo schiaffo:
il lavoro depredato di dignità.In qualunque “impostazione di ecologia integrale, che non
escluda l’essere umano, è indispensabile integrare il valore del lavoro”, così
come “Rinunciare ad investire sulle persone per ottenere un maggior profitto
immediato è un pessimo affare per la società”.
-------------------------------
*come mai in queste tre lingue? chi sapesse rispondermi lo posti nei commenti