Oggi comincia così. Con un messaggio whatsapp che ti invio:
Stiamo vedendo don Puglisi. Ti penso <3
Sono in 3D. In supplenza. La professoressa di lettere ha lasciato da vedere il film su Don Puglisi. Hanno già letto il libro. Forse sono stufi.
Io guardo le tue vie. Le case. Sorrido all'accento.
Guardo i piccoletti. Tu sei diventata grande lì. Una mamma, una donna, una bella donna dagli occhi blu, i capelli lunghi e la chitarra. Una ricercatrice presso Istituto di Bioscienze e Biorisorse. Università di Palermo. Molto più di quello che faranno diversi di loro che non vivono in un quartiere nel quale non ci si sente al telefono per il rumore degli elicotteri che passano sopra le case. Elicotteri? Forze dell'ordine...che non vedono dall'alto e tacciono dal basso.
"Maria significa guarda" - dice il mio collega siciliano. Maria! parlate tra di voi mentre la radio nel film annuncia la stage di Capaci ed io vedo il buco nell'autostrada. Minkia, Signor Tenente! La paura del poliziotto mi sale nelle vene e voi guardate come se fosse storia inventata. Un videogioco dove il morto torna in vita e si può sempre ricominciare.
Ebbene sì! Sono i suoi ragazzi quelli che hanno creduto il lui e nel futuro che ricominciano sempre. Anche se le processioni vengono bloccate anche nel 2017.
"Buon compleanno!" e ci interrompiamo per l'intervallo. Non sanno ancora del 15 settembre. Il giorno in cui tutti voi siete rimasti sospesi nel vuoto. Orfani.
Don Giuseppe Puglisi, meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi o 3P (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre1993), è stato un presbitero italiano, ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.
Suona l'intervallo. "Caffè e sigaretta" per Andrea - il ragazzo ordina. Il collega mi chiede di appuntare ed eccotelo qui come si interrompe la tensione. TVB.
Eccolo. Tutto compiuto. Il ragazzo che SCEGLIE il Bene prendendo la via dritta col motorino e finendo giù dalla terrazza. E poi Don Puglisi lo raggiungerà in Paradiso. Parlava. ROMPEVA LE SCATOLE.
I pupazzi sulla bara e tu? Già adolescente. Mi pare di vederti in quel bambino che sorride. Il tuo sorriso...quello che c'è anche nei tuoi occhi. Grazie, Don. Grazie, Cathy.
Firmato .
la mamma dall'accento tanto diverso dal tuo
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