martedì 1 marzo 2016

ACCENDIAMO UNA LUCE

Quell'immagine buia che trovate nella scheda di INDUISMO alla voce LUOGHI SACRI è:

Varanasi Benares
La mia testimone che c'è stata, sentendo che vi stavo scrivendo questo post, mi ha detto: UUUH! CARINO! E' MARRONE! un posto con mucche, fiori, gente che si lava, altra che fa riti, escrementi, rifiuti e funerali. Ma tutto molto colorato e caratteristico!

Varanasi anticamente si chiamava Benares o ancora Khisa.
Il nome stesso evoca sacralità. La città è dedicata a Shiva ed è luogo di pellegrinaggio di eccellenza per gli induisti. Molti pellegrini arrivano sin qui quando pensano di essere prossimi alla morte, così da essere cremati e le ceneri disperse nel sacro fiume Gange. Ogni giorno migliaia di fedeli compiono abluzioni rituali nel grande fiume, che lava tutti i loro peccati. 
Oltre i ghat, oltre il sacro, Varanasi, o Kisha, è profondamente profana: l’atmosfera è caotica, la città brulicante di persone, mille piccoli commerci fanno sopravvivere povera gente.


E' la PRIMA SCALINATA SACRA dell'Induismo


è il punto di arrivo per la vita di ogni indù. Un centro antichissimo legato al culto di Ganga, il fiume sacro a Shiva.

Qui il fiume ha il potere di lavare i peccati più di ogni altro posto. Morendo a Benares e affidando le ceneri alle acque si entra al cospetto di Dio.

Il vero nome di questa città è Varanasi, dal nome dei due fiumi che si gettano nel Gange: il Varauna e il Nasi.


Le abluzioni avvengono al mattino presto; la luce tenue dell'alba conferisce al luogo un aspetto magico e irreale. Dopo il bagno ed il saluto al sole che sorge di fronte a loro, i fedeli offrono fiori freschi alla dea Ganga facendoli galleggiare sul fiume. Spesso i pellegrini portano con se brocche di ferro o di terracotta per raccogliere un pò d'acqua sacra del Gange. (e portarsi un po' di batteri a casa)


Le abluzioni rituali sono necessarie non solo dopo ogni contaminazione o impurità (es.: nascita o morte di un familiare) ma anche prima di ogni atto di culto. Tra i riti purificatori: bagnarsi in uno stagno sacro; tuffarsi in acqua nel momento del bagno purificatore che conclude la maggior parte delle feste è il modo migliore per cancellare i peccati. L’acqua svolge una importante funzione nelle cerimonie dei pellegrinaggi che sono considerati mezzi eccellenti per avvicinarsi agli dei.


Di 1500 templi (alcuni trasformati in moschea)
700 sono alle spalle della scalinata
Per vedere ed apprezzare al meglio questo spettacolo mistico è necessario alzarsi prima dell'alba e recarsi a piedi alle scalinate, attraverso strette viuzze affollate di mendicanti, vacche sacre e fedeli.

Consiglio di calzare scarpe piuttosto alte, magari protette da sacchetti di plastica legati attorno alle caviglie, poiché al mattino presto gli escrementi umani abbondano lungo il percorso. (BEH! Gli animali hanno i loro bisogni)


ciò nonostante dalle analisi sulle acque effettuate è risultato essere uno tra i fiumi più puliti al mondo.
Che dire? Sarà davvero SACRO!

Lungo il fiume si incontrano anche numerosi luoghi per la cremazione dei defunti. I corpi vengono bruciati su alte cataste di legno dopo essere stati avvolti in sudari bianchi o rossi. Le ceneri vengono poi affidate alla corrente. L'anima del defunto, le cui ceneri sono state disperse nel Gange, raggiunge il Nirvana, uno stato paradisiaco che trascende il mondo dei sensi. In caso contrario l'anima si reincarna in un altro corpo per continuare il suo giro di esistenze che terminerà solo quando l'uomo compirà nella sua vita buone azioni. Nella concezione induista la reincarnazione non è altro che un giro più o meno lungo di esistenze, condizionato
 dalle azioni che si sono compiute in vita.

Tutti i grandi fiumi dell’India sono venerati come divinità femminili: sono sorgenti di vita e di forza in un paese caldo e polveroso. Il Gange, che ha le sue sorgenti nell’Himalaya e attraversa tutto il paese, è il fiume più sacro. A Benares i devoti di Shiva si bagnano nelle acque del Gange per ottenere dalla dea Ganga la liberazione dal karma negativo e dal ciclo delle reincarnazioni. Benares è anche il luogo preferito per la cremazione dei morti e la dispersione delle loro ceneri. Lo Yamuna è un affluente del Gange a cui è associata la dea Kalindi che, secondo la tradizione, concede l’amore di Dio a tutti coloro che si immergono in quelle acque.

fonti:


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